martedì 27 novembre 2012

Recensione di Australian Guitar Music di Aleksandr Tsiboulski, Naxos 2010



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Sull’Australia avevamo già parlato tempo fa in occasione della recensione dei cd di Thomas Reiner, compositore australiano all’avanguardia, e nell’intervista al chitarrista Geoffrey Morris.
Ritorniamo nella terra dei canguri con questo cd prodotto dalla Naxos nel 2010 interamente basato su musiche di autori “down under”.
L’Australia è principalmente conosciuta, nell’ambito della chitarra classica, per il grande John Williams e per l’innovativo liutaio Greg Smallman, ma questo cd dimostra che c’è ben altro, che esiste un ricco background musicale per la chitarra anche in Australia
A dimostrarlo è il chitarrista di nascita e origini ucraine Aleksandr Tsiboulski che esegue musiche di Ross Edwards (1943), Phillip Houghton (1954), Peter Sculthorpe (1929), Graeme Koehne (1956) e Brett Dean (1961).
Di Ross Edwards ascoltiamo Blackwattle Caprices (1998) da lui stesso descritti come “light but intricate pieces, the first a song, the second a dance, or more exactly a maninya (Australian dance or chant)”. The three Guitar Dances (1994), arrangiati da Adrian Walter, offrono un trittico integrato. Il primo combina elementi folk con linee melodice neo romantiche, suggerendo lo spirito di una danza. Il secondo brano è un notturno di umore meditativo, si apre con echi misteriosi e sinistri, una sorta di ballo macabro con silenzi drammatici. L’ultima dance è basato su accordi ritmici insistenti su un movimento di danza circolare.
Phillip Houghton è ha alla base una formazione rock, jazz e folk, ma con studi accademici nella chitarra classica e in composizione. Così ha definito il suo brano “Stelé”: Stele is strongly influenced by Greek art and mythology and the Grecian landscape. The word stele itself describes a headstone or monument, often erected on the coastline in memoriam of sailors and travellers lost at sea, or those never to return to their homeland. In a sense, they were beacons for lost souls.
Peter Sculthorpe è il decano tra i compositori presenti in questo cd. Riesce a sfruttare a pieno le qualità del suono della chitarra classica nella sua composizione From Kakadu  del 1993, dedicato a John Williams, liberamente ispirato alla natura del Kakadu National Park nell’Australia del nord. Tsiboulski esegue altri due sue composizioni in fine cd, Into the Dreaming del 1994, scritto apositamente sempre per John Williams e dedicato alla memoria della scrittrice Maggie Hemingway, è ispirato da una passeggiata nella Valley of the Winds a Katajuta, nel Uluru National Park. Djilile del 1986, in origine un brano per pianoforte arrangiato per chitarra da Stephen Wingfield, è stato eseguito da John Williams al Hong Kong Cultural Centre il 5 ottobre 2003.
Graeme Koehne è l’autore di A Closed World of Fine Feelings and Grand Design, commisionato e eseguito da Timothy Kain.
Last but not least: Brett Dean autore dei Three Caprichos after Goya. Liberamente ispirati dai famosi Caprichos, quadri di ispirazione satirica sui diversi aspetti della società spagnola dell’epoca dipinti dal grande Francisco Goya (1746-1828).
Questo cd è sempre a testimonianza di come la musica contemporanea continui a allargare generosamente il repertorio per la sei corde classica. Dubbiosi, scettici e polemici possono solo che ascoltare e tacere.

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