martedì 21 febbraio 2012

Recensione Platos Combinatos di Piccola Orchestra Gagarin


Penso che Paolo abbia goduto non poco, lui grande fan di Tom Cora e amante del violoncello a poter suonare con un musicista poliedrico come il russo Sasha Agranov. Da anni Paolo ha infatti aggiunto un altro ponte mobile alla sua chitarra sarda modificata in modo da poterla suonare con un archetto proprio come un violoncello. Ero molto curioso di sentire questo trio (Paolo Angeli, chitarra sarda modificata; Sasha Agranov, violoncello e loops; Oriol Roca, batteria) all’opera, il titolo di Piccola Orchestra prometteva già bene e l’aggiunta del nome dell’eroe dello spazio sovietico lo rendeva ancora più interessante. E le attese non sono rimaste deluse. I tre assieme letteralmente spaccano creando un disco di puro crossover post moderno assolutamente azzeccato e potente: non un solo calo di tensione per tutti i … minuti di durata del cd, un unico flusso musicale che si muove tra free jazz, contemporanea, improvvisazione, musica popolare sarda (eccezionale la versione della Corsicana con Paolo al canto), musica spagnola, russa e arabeschi vari.
I tre sono eccezionali e si integrano benissimo tra loro: Oriol Roca è un batterista perfetto, flessibile e perfettamente a suo agio nei poliritmi e capacissimo di suonare anche al di fuori della pulsazione, una spalla perfetta per Angeli e Agranov che si disputano allegramente i territori del basso continuo e della melodia, saturando ogni spazio libero possibile e creando una corrente sonora in continua mutazione. Simbiosi perfetta, inter-play perfetto. Mai una sbavatura, mai una caduta di stile.
Grande Paolo come sempre alla ricerca continua di nuovi territori e di nuove possibilità!
Voglio solo una cosa: indirizzo della trattoria dove i tre astronauti sono stati fotografati per il packaging del cd, la prossima volta che capito a Barcellona ci porto la famiglia, quella frittura sembra proprio buona…

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