giovedì 18 marzo 2010

Intervista con Simone Sorini, terza parte


Qual è il vostro rapporto con la casa discografica Stradivarius? Come è nato il progetto per questo disco? Avevate già avuto altre esperienze con la Stradivarius? Volete raccontartci qualche aneddoto successo durante la registrazione del disco?

Registrammo nel teatro di corte della Reggia di Caserta, e solo questo fu abbastanza per potersi calare intimamente nella musica che stavamo registrando, un privilegio che non capita spesso.
E’ il mio primo disco con la Stradivarius


Quale significato ha per voi l’improvvisazione nella vostra ricerca musicale? Si può tornare a parlare di improvvisazione in un repertorio così codificato come quello classico o bisogna per forza uscirne e rivolgersi ad altri repertori, jazz, contemporanea, etc?

Si deve sempre poter parlare di improvvisazione nella musica, in quella antica se non lo si fa (almeno parlarne..) si incorre in un grossolano errore di valutazione, le note non sono certo solo quelle scritte ma ben altre

Spesso si sente un gran discutere sulla necessità o sull’inutilità di una buona tecnica esecutiva, a vostro parere quanto è importante il lavoro sulla tecnica per raggiungere a un buon livello di “sicurezza”? Ve lo chiedo anche perché ho notato che suonate più strumenti

La tecnica nasce e si sviluppa sullo strumento, il proprio, che sia una chitarra o una laringe, un maestro può solo metterti sulla strada. Un artista che sia un artista non impara la tecnica a scuola, la inventa e la costruisce giorno per giorno sul proprio strumento o strumenti

Come vede la crisi del mercato discografico, con il passaggio dal supporto digitale al download in mp3 e tutto questo nuovo scenario?

La tecnologia allarga i confini, facilita la diffusione, migliora le condizioni di ascolto, si deve solo trovare il modo di pensarsi (anche commercialmente) all’interno di essa e del suo costante cambiamento

Ci consigli cinque dischi per lei indispensabili, da avere sempre con se.. i classici cinque dischi per l‘isola deserta..

Premetto che i seguenti titoli li scelgo in quanto opere difficilmente riproducibili in spartiti, per tutta l’altra musica preferisco sempre questi ultimi all’ascolto di una registrazione:

NIck Drake- Five leaves left/ Pink moon
Beatles- Revolver
Asmahan- registrazioni storiche
Pink Floyd- Meddle/Ummagumma
The Bothy Band/ tutti i dischi

continua domani

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