mercoledì 20 maggio 2009

Fenomelogia dell’iPod: economia, marketing, design, consumo, feticismo parte terza di Empedocle70

Insomma l'industria ha dimostrato di sapersi muovere con grande spregiu­dicatezza su un terreno nel quale, fino a poco tempo fa, era considerata incapace a confrontarsi. Un primo passo l'ha mosso, e molto bene. Ci potete scommettere che altri progetti sono allo studio (si parla anche di "riconoscimento del formato": con il lettore capace quindi di capi­re se il vostro mp3 non è originale in modo da impe­dirne la riproduzione). Intanto la Universal ha annunciato che, nei prossimi quattro anni, digitalizzerà 10000 album per il mercato del down­load. La Sony si rilancia come net label. La Emi parla esplicitamente di «fine del supporto fisico". E siamo solo all’inizio pensate cosa può succedere con il nuovo oggetto che titilla da mesi le menti fertili e ricettive degli adoratori techno feticisti? Sto parlando dell’iPhone ovviamente, non lo chiami neanche più lettore mp3 am solo telefonino e in un paese come l’Italia che ha più numeri di cellulare che abitanti….
A uscirne da questo scenario non è lo snatura­mento della musica in quanto artefatto artistico: ma piuttosto la sublimazione della stessa, nel suo ruolo chiave di merce, di straordinario veicolo onnicom­prensivo per l'immaginario di massa. Sublimazione che si accompagna a una metamorfosi a tutto campo, una sorta di mutazione antropologica gene­ralizzata, che fa della musica, per chi non se ne fosse accorto, uno dei flussi fondanti su cui si sta costruendo l'immaginario della società in rete.
E .. sapete una cosa? C’è chi questo lo aveva previsto. … ricordate? Sono un fan di Frank Zappa e sapete cosa ho trovato nella sua autobiografia (Frank Zappa Peter Occhiogrosso Frank Zappa L’Autobiografia Arcana 1989) a pagine 281-282-283?
Leggete:

PROPOSTA PER UN SISTEMA CHE SOSTITUISCA IL COMMERCIO DEI DISCHI FONOGRAFICI

La vendita del disco fonografico ordinario, come esiste oggi, è uno stu­pido processo che consiste essenzialmente nel movimento di PEZZI DI PLASTICA avvolti in PEZZI DI CARTONE da un luogo a un altro.
Questi oggetti sono costosi e pesanti da trasportare; il processo di fab­bricazione è complicato e primitivo e il controllo della qualità per la pres­sa dei dischi è un esercizio futile. I clienti insoddisfatti riportano regolar­mente i dischi ai negozi perché sono deformati e non si possono ascoltare. La nuova tecnologia digitale potrebbe senz’altro risolvere il problema della deformazione e dare al consumatore una migliore qualità del suono, in forma di disco compatto (CD). Questi sono più piccoli, contengono più musica e con ogni probabilità costerebbe meno trasportarli... ma costa molto di più fabbricarli e anche il prezzo d'acquisto si presume più alto. Per riprodurli, il consumatore deve acquistare un meccanismo digitale che sostituisca il vecchio impianto hi‑fi (per una cifra di circa 700 dollari)…..
…Proponiamo di acquisire i diritti per poter duplicare digitalmente IL MEGLIO di ogni CATALOGO CON PRODOTTI DI QUALITA delle varie case discografiche, immagazzinarlo in un luogo di smercio centralizzato e ren­derlo disponibile per telefono o per televisione via cavo, in maniera che pos­sano essere direttamente collegati all'impianto di registrazione di casa, con la possibilità di poter trasferire la musica in digitale direttamente al IT‑1 (il codificatore del nastro digitale della SONY regolarmente in commercio), al Beta Hi‑Fi o alle normali cassette analogiche (la qual cosa richiede il noleg­gio e l'installazione di un convertitore analogico‑digitale nel telefono stes­so... il componente principale costa circa 12 dollari). Tutti i conteggi per il pagamento dei diritti, addebiti all'utente e così via sarebbero automatici, perché effettuati da un meccanismo inserito nello stesso impianto.
Il consumatore avrebbe la possibilità di abbonarsi a una o più categorie di interesse speciale, con una tariffa mensile CHE NON VARIEREBBE CON LA QUANTITA DI MUSICA CHE IL CONSUMATORE DESIDERA REGISTRARE. Fornire tanto materiale a un costo così ridotto potrebbe in realtà far dimi­nuire la voglia di duplicare e archiviare, perché la musica sarebbe dispo­nibile in qualsiasi momento dei giorno o della notte. Liste mensili potreb­bero poi essere fornite per catalogo, sgravando in tal modo il carico del computer: e tutto il servizio sarebbe disponibile per telefono anche là dove la ricezione locale avviene tramite TV a cavo.
Un grande vantaggio della televisione via cavo è che su quei canali dove sembra che non succeda mai niente (a Los Angeles ce ne saranno settanta), si potrebbero visualizzare la copertina con i testi delle canzoni, i dati tecni­ci e cosi via, tutto in tempo reale con la trasmissione del suono: ciò dareb­be al progetto un tocco elettronico di nostalgia, di quando la musica era un album e un disco, visto che a molti consumatori di vinile piace molto un feticcio da coccolare durante l'ascolto. In una situazione simile il POTEN­ZIALE DI COCCOLAMENTO FETICISTICO (lo chiameremo P.C.E) viene fornito senza i costi che il trasporto di tonnellate di cartone comporterebbe.
La maggior parte delle apparecchiature hardware sono disponibili già adesso; manca solo che le si colleghi le une con le altre, per mettere così fine all'industria discografica come la conosciamo oggi.

Frank Zappa Peter Occhiogrosso Frank Zappa L’Autobiografia Arcana 1989 pagg.281-282-283

Adesso capite perché adoro il vecchio Frank?
Empedocle70

parte prima
parte seconda
parte terza

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